Edilizia, in Lazio situazione quasi disperata – agosto
L’edilizia del Lazio continua a vivere un periodo nero: non lasciano spazio a grandi interpretazioni i dati del primo rapporto realizzato da Federlazio Edilizia, che ha scattato una fotografia sullo stato di salute del settore nell’intera regione, attraverso una indagine che ha coinvolto circa 150 aziende del comparto, che hanno offerto un campione rappresentativo da cui partire per l’analisi.
Cattiva salute per l’edilizia
I numeri sono davvero impressionanti: soltanto negli ultimi cinque anni, dal 2012 al 2016, sono infatti fallite oltre 1200 imprese, costrette a chiudere a causa della mancanza di commesse o per problematiche varie, con un impatto davvero drammatico sul versante occupazionale: sono stati 30 mila i lavoratori che hanno perso il proprio posto e sono stati lasciati inevitabilmente a casa. Vale a dire all’incirca il dieci per cento di tutti i posti di lavoro persi nello stesso periodo a livello nazionale, che sono stati per l’appunto 300 mila.
Aziende edili in crisi nel Lazio
Differente invece il rapporto tra le aziende fallite nel Lazio e quelle in tutta in Italia: in questo caso, infatti, rispetto alle 62 mila imprese edili che hanno chiuso i battenti nello Stivale, quelle della regione rappresentano “solo” il due per cento. Il bilancio diventa ancora più critico se si aggiungono al calcolo anche i tre anni precedenti: dal 2010 al 2016, infatti, sono 60 mila i lavoratori laziali impegnati nel comparto edile che sono fuoriusciti dal mercato produttivo, con una incidenza in termini percentuali pari 32 per cento della forza lavoro, ovvero un dipendente su tre in assoluto.
Una situazione drammatica
Il quadro fornito dal citato “Osservatorio sullo stato di salute dell’edilizia nel Lazio” analizza più nello specifico la situazione delle imprese del settore: la diminuzione dei livelli occupazionali ha riguardato il 35 per cento del campione, e i posti di lavoro che sono stati maggiormente colpiti dalla crisi sono quelli a tempo indeterminato (e quindi quelli ritenuti più “saldi”), dove il saldo negativo è del 23,2 per cento. Per quanto attiene la tipologia delle attività, è stato il settore delle nuove costruzioni a pagare il dazio superiore, e soprattutto l’edilizia commerciale, che ha subito un tracollo del -51,5 per cento; lievemente meno drammatica la situazione delle imprese impegnate in attività connesse a ristrutturazioni e valorizzazione dell’edilizia privata, calate di dieci punti percentuali.
Burocrazia il primo problema
Interessante anche l’approfondimento sui fattori che hanno pesato in maniera negativa sulle imprese: studiando le risposte, Federlazio Edilizia ha scoperto che la prima causa percepita della crisi è il rallentamento e le complicazioni nelle procedure di aggiudicazione dei bandi pubblici (che ha ottenuto un punteggio di 4,05 in una scala da 1 a 5), mentre a completare il podio ci sono la riduzione dei bandi di gara (3,66) e, come medaglia di bronzo, l’aumento dei vincoli burocratici (3,61).
Le difficoltà con il credito
Il primo grande ostacolo all’attività edilizia, dunque, sembra arrivare proprio dal rapporto con la pubblica amministrazione locale: il 37 per cento degli imprenditori ad esempio sottolinea una situazione molto negativa nella capacità della burocrazia di rispondere alle esigenze del proprio business, mentre per il 27 per cento è proprio la burocrazia stessa il problema. Altro argomento di difficoltà è quello del credito: se quasi la metà degli intervistati ha dichiarato di aver richiesto qualche forma di prestito, solo il 40 per cento di questi è riuscito a ottenere il finanziamento dall’istituto bancario, mentre il 33 per cento non ha avuto esito positivo.
Ma il noleggio mezzi può risolvere problemi
In un contesto così complicato, le possibili notizie positive per le imprese arrivano dalle nuove modalità di forniture di mezzi meccanici e da cantiere: grazie al Web, infatti, stanno diffondendo anche nel Lazio progetti come quello di Giffi Noleggi, che consente di scegliere tra una flotta di 400 mezzi quello più adatto alle proprie esigenze, senza un esborso sostanzioso come nel caso dell’acquisto tradizionale e con un’ampia serie di vantaggi. E così, in pochi minuti, l’azienda interessata può attivare la procedura di noleggio piattaforme aeree Pomezia o di un mezzo per il movimento terra o per la compattazione del terreno in qualsiasi altra area del Lazio, rispondendo a pieno alle proprie esigenze di intervento.
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