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Furto senza scasso: cosa fare in questo caso?

Può capitare di subire un furto senza scasso e, in questo caso, spesso ci si ritrova a dover fare i conti con una domanda ben precisa: come si comporterà l’assicurazione in questo caso? Non essendoci evidenza di effrazione, verranno pagati i risarcimenti o no? In molti si pongono questo quesito, specialmente perché i casi di furto senza scasso non sono pochi.

Risulta, quindi, importante capire come si fa per essere risarciti dopo un furto in casa senza scasso. L’iter prevede, naturalmente, diversi passaggi e la prima cosa da sottolineare è che si deve avere una assicurazione sulla casa attiva, come quelle proposte da UnipolSai, che permette di essere tutelati in caso di furto e che offre un punto di riferimento nel caso in cui ci si ritrovi in una situazione come quella appena citata. Solo in questo modo, infatti, si è completamente tutelati e si potrà procedere con la richiesta di aiuto per ottenere un risarcimento.

In Italia i furti in casa aumentano: bisogna tutelarsi

Stando a quelle che sono le fonti a nostra disposizione, in Italia avviene un furto ogni 2 minuti. In questo caso, però, si parla di furto con scasso, che sono quelli che vengono direttamente tracciati. Tuttavia, di quelli senza scasso se ne parla poco ma una cosa è certa: sono tantissimi ma, purtroppo, sono meno individuabili e tracciabili.

Tutti noi, quindi, siamo delle potenziali vittime di furti con o senza effrazione ed è per questo che è utile sapere come comportarsi in questi specifici casi. Sebbene si sappia molto di più in merito ai furti con scasso, quando questo non c’è come ci si comporta?

Esistono varie tipologie di scasso senza effrazione e variano in base a quelli che sono gli strumenti utilizzati. Tra quelli più in voga c’è la chiave bulgara, in grado di aprire le porte con serratura a doppia mandata che, a conti fatti, sono le più diffuse in assoluto. Inoltre, si devono conoscere anche le tecniche del Lockpiking, che può portare ad aprire le serrature a cilindro, e del Keybumping che, invece, permette di aprire tutti i tipi di serratura e non lascia alcun segno.

Alla luce di quanto detto, quindi, si capisce che è molto facile ritrovarsi con la casa svaligiata e nessun segno di effrazione palese. In questi casi, riconoscere il furto è difficile e anche prevenirlo non è semplice. Bisogna, quindi, fare sempre molta attenzione e sapere, per filo e per segno, come tutelarsi.

La prima cosa da fare quando si è vittima di un furto è quella di andare immediatamente a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine competenti, in modo tale che queste rilascino una copia della denuncia. Con questa in mano ci si deve recare presso il proprio agente assicurativo e dare il via all’iter per ottenere un risarcimento. L’assicurazione invierà un perito di propria fiducia, per accertare che si tratti effettivamente di furto e non di tentativo di truffa. Dopo aver appurato il tutto, verranno calcolati i danni e, così come esplicitamente stabilito nel contratto di assicurazione, si procederà con la liquidazione degli stessi.

Ma cosa accade se i segni del furto non sono evidenti? In questo caso le cose si complicano, perché potrebbe trattarsi, come sottolineato prima, di un tentativo di truffa ai danni dell’assicurazione e quest’ultima tende a tutelarsi. Si deve, quindi, dimostrare che il furto c’è stato. In questo caso, sono molto utili le testimonianze dirette dei vicini che hanno sentito o visto qualcosa e che possono dire la loro. A questo punto, quindi, il perito potrà richiedere un’analisi della serratura anche se, a onor del vero, questa è una pratica molto costosa e sono pochissime le assicurazioni che lo permettono. E quindi, cosa si fa in questi casi? Nel caso di reticenza da parte della compagnia, si ha la possibilità di far partire una pratica in proprio, con tanto di perito personale, con la quale si attesta la propria buona fede e si dimostra che effettivamente il furto è avvenuto. Si tratta di un iter abbastanza complesso ma che, in molti casi, porta al pagamento del risarcimento.

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