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Da dove deriva il nome Via delle Zoccolette?

Via delle Zoccolette è un nome alquanto ambiguo e che fa accendere un sorriso ironico al suo pronunciarsi, la stradina si trova nella capitale romana, nello specifico essa affianca l’area del Lungotevere compresa tra “il Ponte Garibaldi e il Ponte Sisto”, alle spalle del Ministero della Giustizia.

Quanto all’appellativo che la caratterizza “zoccolette”, nel corso degli anni si è giunti a diverse conclusioni più o meno veritiere.

In ogni caso chi cerca di capire da dove sia nato tale accostamento deve scavare un po’ indentro negli anni sulle usanze caratteristiche della zona.

Via delle zoccolette: Ospizio dei Mendicanti

L’Ospizio dei Medicanti nacque per volontà del Papa del tempo per cui fu riutilizzata una parte della struttura del Conservatorio con lo scopo di garantire un tetto alle orfanelle del luogo rimaste sole al mondo al fine di impartirle un’educazione.

All’Ospizio sarebbe legato l’apellattivo di “zoccolette” di cui ancor oggi si fregia la via, si trattava di speciali calzature indossate dalle ospiti dell’orfanotrofio presente nella zona con cui si identificava la loro appartenenza all’istituto.

Le calzature altro non erano che degli zoccoli dal costo veramente esiguo con cui venivano accessoriate le orfanelle dell’epoca al fine di permettere alle stesse di non camminare a piedi nudi.

Via delle zoccolette: prostituzione

Un’altra versione, pur sempre legata alle orfanelle vuole che via delle zoccolette fosse stata così denominata, perché, appunto, queste ragazze rimaste sole al mondo ed orfane, una volta compiuta la maggiore età non potevano più soggiornare nell’istituto, per cui le stesse, per tirare avanti senza parenti e nessuno al mondo, praticavano la prostituzione per sopravvivere.

Il collegio se da un lato cercava di impartire alle orfanelle sani valori e una certa manualità insegnando l’arte del ricamo e lavori domestici dall’altro lato non aiutava le stesse, una volta maggiorenni, a trovarsi un lavoro, per cui molte delle stesse erano costrette a vendere il loro corpo.

Del resto, rileva il fatto che in dialetto romano, il termine “zoccolette” è usato per indentificare quella donna di facili costumi, in italiano definita prostituta.

Ecco, per cui, tra le opzioni, si pensa che la toponimia della via possa essere legata, in realtà al gergo romanesco di classificare un determinato tipo di donna in merito alla sua attività da strada.

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